Il baratto è un metodo semplice ma efficace per insegnare ai cani a lasciare andare gli oggetti. A differenza di un semplice comando, il cane capisce che riceverà qualcosa in cambio del rilascio di un oggetto, ad esempio un bocconcino speciale o un giocattolo preferito. Per molti cani si tratta di un approccio più naturale, poiché vedono un chiaro beneficio nell'azione. Il baratto come metodo di addestramento si inserisce profondamente nella psicologia naturale e nel comportamento istintivo dei cani. I cani sono opportunisti per natura, il che significa che spesso cercano di massimizzare i loro benefici da una situazione. A differenza di un'istruzione diretta di lasciare andare qualcosa, il baratto offre al cane l'opportunità di decidere autonomamente cosa è vantaggioso per lui. Invece di essere costretto, sente la libertà di fare una scelta ed è guidato dalla ricompensa immediata che lo attende.
I cani agiscono spesso in modo opportunistico perché hanno imparato, grazie all'evoluzione, a utilizzare e proteggere le loro risorse nel miglior modo possibile. Un oggetto o un giocattolo che il cane tiene in bocca può rappresentare per lui una sorta di "risorsa" a cui non vuole rinunciare senza un valido motivo. Il baratto sfrutta questo atteggiamento naturale per l'addestramento: invece di costringere il cane a rinunciare all'oggetto, gli offriamo un'alternativa ancora più attraente. Il cane riconosce che la "perdita" dell'oggetto attuale comporta un evidente guadagno, che si tratti di un bocconcino speciale che adora o di un altro giocattolo di alta qualità. Offrendo uno scambio invece di un'istruzione, il segnale "fuori" viene rinforzato positivamente per il cane. Il cane impara che lasciare un oggetto di solito porta una ricompensa o una nuova opportunità. Questo principio rende il "fuori" una decisione attraente e opportunistica per il cane, piuttosto che un puro comando di obbedienza. Allo stesso tempo, ciò rende l'addestramento più duraturo: il cane impara a vedere il "fuori" non come una perdita ma come un guadagno, il che rafforza la sua disponibilità a lasciare volontariamente la presa in situazioni nuove e attraenti.